La mia storia di Karateka inizia nel 1989, per caso andai all'inaugurazione del palazzetto dello Sport di S. Anna a Piove di Sacco: si esibivano tutte le associazioni sportive locali.

Rimasi colpita dall’attività della Go Ju Kai, decisi di iscrivermi a Karate, sport che praticavano già alcuni amici e che sarebbe stata la mia prima esperienza sportiva al di fuori della palestra scolastica.

La nuova disciplina mi entusiasmò talmente tanto che non smisi più di praticarla, tranne durante i periodi di gravidanza.

Dopo la nascita delle mie due figlie, ho continuato a seguire questa disciplina orientale con impegno e passione, fino a raggiungere prima la cintura Nera I Dan ed ora, con molta soddisfazione, il III Dan.

Negli anni le sensazioni che mi suscita la pratica del karate sono le stesse: scarico le tensioni e, allo stesso tempo, sviluppo la capacità di concentrazione.

Oggi, con il Maestro e altre cinture nere, seguo i turni dei corsi bambini.
Stare con i bambini mi dà gioia, vedo i loro progressi giorno dopo giorno sia sportivi che personali, quando ci incontriamo, anche fuori dalla palestra, dimostrano affetto e riconoscenza nei miei confronti.

Mi piace l'agonismo e partecipo a gare di Kata ottenendo dei buoni piazzamenti, una sana competizione mi spinge a cercare un miglioramento costante.

In gara porto con me alcuni ragazzi, con loro abbiamo iniziato anche un percorso di allenamenti specifici per agonisti, tenuti da Maestri che collaborano da diverso tempo con la nostra associazione.

Continuo a praticare questo sport con sempre maggiore slancio, anche perché si dice che il karate tradizionale giapponese si può praticare “da zero a novantanove anni”… quindi avanti con dedizione ed impegno!